Se le mogli son come i buoi…

Originariamente pubblicato sul blog personale di Sergio Bontempelli

Geritol è il nome di un integratore minerale e vitaminico molto diffuso negli Stati Uniti, prodotto da un’importante multinazionale farmaceutica. La sua fama si deve, tra l’altro, ad alcuni spot televisivi di cattivo gusto. Uno di questi, trasmesso negli anni ’70, mostra un uomo che vanta le illimitate energie della moglie, tutta dedita ai doveri coniugali: pulire casa, cucinare, lavare i piatti… Alla fine, l’uomo conclude soddisfatto: “mia moglie, penso che la terrò” (my wife, I think I’ll keep her). Lo spot è rimasto famoso, quasi proverbiale: un po’ come da noi “nuovo? no, lavato con Perlana”, che non è più trasmesso da tempo, ma che tutti conoscono e continuano a citare. All’inizio degli anni ’90 Mary Chapin Carpenter, cantautrice tra le migliori della scena statunitense, scrive una canzone che rovescia il senso della frase: “lui pensa che se la terrà” (he thinks he’ll keep her). Lo pensa, ma non è vero. Perchè la mogliettina, che magari decide con la sua testa, potrebbe un giorno cambiare idea…

Il pezzo, pubblicato nel 1993, comincia in effetti con l’elencazione dei “doveri coniugali” scrupolosamente assolti dalla mogliettina:

She makes his coffee, she makes his bed
She does the laundry, she keeps him fed
When she was twenty-one she wore her mother’s lace
She said “forever” with a smile upon her face
She does the car-pool, she PTAs
Doctors and dentists, she drives all day

(Gli prepara il caffè, gli fa il letto/poi la lavatrice e il pranzo/a ventun anni prese il corredo di mamma/e disse “per sempre”, con un sorriso sulle labbra/lava la macchina, va alle riunioni/tra medici e dentisti, tutto il giorno al volante).

Quel “sorriso sulle labbra” che accompagna la promessa “per sempre” è già un spia di cosa potrà succedere: intanto, però,

Every Christmas card showed a perfect family
(…) Everything is so benign, safest place you’ll ever find

(Ogni cartolina a Natale mostra una famiglia perfetta/tutto va bene, il miglior posto che ci sia)

La descrizione dell’idillio familiare si conclude con la fatidica frase della Geritol he thinks he’ll keep her (“lui pensa che se la terrà”, riferito ovviamente alla moglie), e con un monito quasi religioso: God forbid you change your mind, “Dio ti proibisca di cambiare idea”. Il quadro di questa famiglia perfetta, benedetta addirittura dall’Onnipotente, si interrompe però in modo inaspettato:

She packs his suitcase, she sits and waits
With no expression upon her face
When she was thirty-six she met him at their door
She said I’m sorry, I don’t love you anymore

(Gli prepara la valigia, poi siede e aspetta/senza espressione nel viso/a trentasei anni lo incontra sulla porta/e dice “scusa, non ti amo più”).

Nei versi finali, Mary Chapin Carpenter rovescia il senso delle affermazioni precedenti: così, se le foto di Natale mostrano una famiglia perfetta, ciò accade “almeno finchè non cambi idea” (variazione di Dio ti proibisca di cambiare idea). E lui “pensa che se la terrà”: lo pensa, appunto…

Everything is so benign, safest place you’ll ever find
At least until you change your mind. He thinks he’ll keep her

(Tutto va bene, il miglior posto che ci sia/almeno finchè non cambi idea. Lui pensa che se la terrà).

Ecco qui sotto il pezzo in un’esecuzione collettiva, dove cantano le migliori “papesse” della country music di oggi, tra cui Emmylou Harris e Patty Loveless.